I numeri del diabete

Il diabete in Italia

L’Istituto nazionale di statistica (Istat) effettua ogni anno un monitoraggio sullo stato di salute della popolazione italiana, su alcuni comportamenti sanitari e stili di vita. I dati pubblicati nel 2015 rivelano che:

  • Nel 2013 sono oltre 3 milioni le persone che dichiarano di essere affette da diabete, il 5,4% degli italiani (5,4% delle donne e 5,4 % degli uomini).
  • Il diabete è più diffuso nelle classi più svantaggiate laddove i fattori di rischio, quali obesità e inattività fisica, sono più comuni.
  • La prevalenza è più alta nel Sud e nelle Isole, con un valore del 6,5%, seguita dal Centro con il 5,7% e dal Nord con il 4,7%.
  • La diffusione (prevalenza) del diabete aumenta al crescere dell’età: oltre i 75 anni almeno una persona su cinque ne è affetta. Su 100 diabetici 80 hanno più di 65 anni e 40 più di 75
  • Sotto i 74 anni il diabete è più diffuso tra gli uomini.
  • Negli ultimi dieci anni si contano 800 mila diabetici in più a causa dell’invecchiamento della popolazione e di una maggiore diffusione della malattia. Tra il 2001 e il 2013 il tasso standardizzato di prevalenza passa da 3,9 per 100 persone a 4,8. Nello stesso periodo, invece, la mortalità è in lieve flessione.
  • Nel 2009 il diabete è stato riconosciuto come causa principale di morte in 20.760 casi. Nello stesso anno sono inoltre ben 71.978 i decessi per i quali nella scheda di morte è indicato anche il diabete.
  • Tra il 2003 e il 2010 aumentano i contatti tra i diabetici e il medico di medicina generale: il numero medio per paziente passa da 9 a 13 per gli uomini e da 12 a 15 per le donne. Anche le visite specialistiche, gli accertamenti diagnostici e gli esami di laboratorio subiscono un incremento. Si riducono, invece, i ricoveri, da 120.804 nel 2000 a 96.787 nel 2010. In particolare, diminuiscono i ricoveri potenzialmente inappropriati. Anche il ricorso al regime ordinario è in calo a favore di trattamenti in day hospital o in regime ambulatoriale.
  • Tra gli anziani affetti da diabete circa un terzo vive da solo, mentre il 38,6% vive in coppia senza figli. Più critica la condizione delle donne anziane con diabete, che nel 42,7% dei casi vivono da sole.
  • Le complicanze del diabete possono essere estremamente invalidanti e compromettere la funzionalità di organi essenziali: cuore (infarto del miocardio, cardiopatie), reni (insufficienza renale), vasi sanguigni (ipertensione o altre malattie cardiovascolari, ictus, ecc.), occhi (glaucoma, retinopatie, ecc.).

 

Il diabete nel mondo

L’International Diabetes Federation (IDF; http://www.idf.org/) è un’alleanza a livello mondiale di più di 200 associazioni nazionali in più di 160 paesi, che si sono unite per migliorare la vita delle persone con diabete in tutto il mondo. La Federazione si impegna ad accrescere la consapevolezza globale sul diabete, promuoverne l’adeguata cura e prevenzione, e incoraggiare le attività verso la ricerca di una cura per i diversi tipi di diabete. Il Diabetes Atlas è una delle attività dell’ IDF e consiste attraverso una metodologia rigorosa e scientifica di stimare la prevalenza la mortalità e il costo del diabete nel mondo. L’ultimo aggiornamento disponibile è del 2015 e riporta che:

  • 415 milioni di persone (prevalenza 8.3%) hanno il diabete nel mondo nel 2015, entro il 2040 saliranno a 642 milioni
  • il numero di persone con diabete (dia tipo 1 che tipo 2) è in aumento in tutti i paesi
  • 80% delle persone con diabete vivono in paesi a basso e medio reddito
  • il maggior numero di persone con diabete sono tra i 40 e 59 anni di età
  • il diabete ha causato 5 milioni di morti nel 2015 (un decesso ogni 6 secondi)
  • il diabete ha causato almeno 636 miliardi di dollari di spesa sanitaria nel 2015, l’12% della spesa sanitaria totale negli adulti (20-79 anni)
  • 86.000 bambini hanno sviluppato il diabete di tipo 1 nel 2015

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