Diabete e rischio cardiovascolare: può una nuova proteina incrementare questa relazione pericolosa?

red_heart_in_handsNegli ultimi anni si è evidenziato un rapido incremento nell’incidenza di diabete tipo 2 e di malattia cardiovascolare  in tutti i paesi del mondo. L’aumentata incidenza di queste due patologie, che rappresentano la prima causa di mortalità nella popolazione, è dovuta a fattori genetici e a processi patologici legati a non corretti stili di vita.

Nonostante il diabete tipo 2 e la malattia cardiovascolare siano malattie poligeniche, cioè legate al contributo di più geni,  è ormai accettato che esiste un substrato genetico comune che sottende il diabete mellito tipo 2 e la malattia cardiovascolare. Uno studio dei ricercatori dell’IRCCS Ospedale San Raffaele, in collaborazione con l’Università di Milano e l’Università di Torino, ha permesso di identificare una nuova proteina responsabile dell’aumento del rischio di sviluppare diabete tipo 2 e malattia cardiovascolare. La ricerca, coordinata dalla dottoressa Lucilla Monti, dal dottor PierMarco Piatti del Diabetes Research Institute e dal professor Giorgio Casari  del Centro di Genomica Traslazionale e Bioinformatica è stato accettato per pubblicazione sulla rivista scientifica Cardiovascular Research (Galluccio E, Cassina L, Russo I, Gelmini F, Setola E, Rampoldi L, Citterio L, Rossodivita A, Kamami M, Colombo A, Alfieri O, Carini M, Bosi E, Trovati M, Piatti P, Monti LD, Casari G. A novel truncated form of eNOS associates with altered vascular function. Cardiovasc Res. 2014 Mar 1;101(3):492-502). Nel lavoro vi è la dimostrazione che i soggetti portatori di questa nuova proteina, mai dimostrata prima nell’uomo, presentano una spiccata iperattività a livello vascolare con aumento di insorgenza di diabete e di patologia cardiovascolare. I ricercatori affermano che la dimostrazione di questa nuova proteina permette di ampliare le conoscenze sui meccanismi patogenetici che legano il diabete tipo 2 e la malattia cardiovascolare. Nuove possibilità di prevenzione e nuovi obiettivi terapeutici per la cura di queste patologie che stanno assumendo carattere di “pandemia” possono essere individuate.