Blocco farmacologico del trasportatore del glucosio Glut1 per controllare l’autoimmunità: nuovo studio supportato da JDRF

glut1 12 Novembre 2019. Come molte cellule del nostro corpo i linfociti T, una popolazione di cellule del sistema immunitario, utilizzano il glucosio per attivarsi e proliferare. Per poter bloccare questo fenomeno la concentrazione di glucosio all’interno della cellula deve essere ridotta di circa l’80% cioè a valori incompatibili con la vita (<20 mg/dl). Se però si riuscisse a bloccare in maniera sufficientemente selettiva il trasporto del glucosio nei linfociti si potrebbe ottenere il risultato con concentrazioni sistemiche compatibili con la vita. Uno dei meccanismi che trasporta il glucosio nei linfociti è una proteina denominata GLUT-1 che può essere bloccata con farmaci selettivi. Sulla base di precedenti risultati sviluppati dal Diabetes Research Institute di Milano si è ipotizzato la possibilità di una immunoterapia innovativa basata sul blocco farmacologico del recettore Glut1 per bloccare i linfociti autoreattivi. L’approccio teorico è stato recentemente pubblicato sulla rivista International Journal of Molecular Sciences (Int. J. Mol. Sci. 2019, 20, 4962) ed il suo sviluppo finanziato da un grant JDRF (JDRF 2-SRA-2019-756-S-B). “Il progetto si propone di studiare l’ultilizzo di glucosio da parte dei linfociti T autoreattivi e l’effetto della deprivazione di glucosio attraverso il blocco di Glut1 con la molecola WZB117” – spiega il Dr Paolo monti, coordinatore del progetto – “e al fine di comprendere gli effetti sul sistema immunitario umano proveremo ad analizzare le cellule del sangue di pazienti affetti da una rara malattia genetica in cui il trasportatore del glucosio GLUT1 risulta malfunzionante denominata GLUT1 defiency syndrome”. I soggetti portatori della mutazione del gene GLUT1 hanno un difetto nel passaggio del glucosio nelle cellule e permetteranno lo studio della rilevanza di questa proteina nella fisiologia del sistema immunitario. Questo studio è stato reso possibile dalla collaborazione del DRI con il gruppo del Prof Pierangelo Veggiotti (Ospedale dei Bambini “Vittore Buzzi” di Milano) e dall’Associazione Italiana GLUT1 nella convinzione che i risultati possano portare nuove conoscenze e possibili nuove terapie sia ai pazienti affetti da diabete di tipo 1 che a quelli affetti dalla GLUT1 defiency syndrome. Lo studio ha una durata di due anni con l’obiettivo di sviluppare una nuova forma di immunoterapia efficace per controllare l’autoimmunità.

Il Diabetes Research Institute dell’Ospedale San Raffaele di Milano coglie l’occasione per ringraziare tutti coloro che danno  fiducia alla nostra ricerca sostenendola con iniziative di supporto e donazioni.

Di Dedda C, Vignali D, Piemonti L, Monti P. Pharmacological Targeting of GLUT1 to Control Autoreactive T Cell Responses. Int J Mol Sci. 2019;20(19).