Cellule TR1: un alleato per la tolleranza al trapianto d’organo

Le cellule T  sono cellule immunitarie che sono responsabili della protezione verso le infezioni che attaccano il nostro organismo.
Tra queste, le cellule T regolatorie (TR) sono una sottoclasse di cellule T molto importante per la regolazione del sistema immunitario.
Queste infatti non solo proteggono dall’autoimmunità, ma, in caso di infezione, controllano la risposta contro il patogene in modo che non ci sia una risposta eccessiva: le cellule T regolatorie sono infatti specializzate nel mantenimento della “tolleranza immunologica”, ossia il meccanismo che permette al sistema immunitario di combattere i patogeni senza aggredire i tessuti dell’organismo.

Esistono diversi tipi di cellule T regolatorie e tra queste quelle di tipo 1 (TR1) sono molto importanti nella prevenzione e nella cura di malattie autoimmuni come il diabete di tipo 1, ma anche nella soppressione del rigetto dopo il trapianto d’organo.

Qui al DRI, ci occupiamo di studiare questo tipo di cellule e il loro contributo nella cura della patologia: l’obiettivo è quello di riuscire a controllare l’autoimmunità e il rigetto delle isole pancreatiche nel trapianto, senza compromettere il corretto funzionamento dell’immunità contro gli agenti patogeni dell’organismo.

Secondo quanto scritto nell’ultimo articolo pubblicato su PubMed dal gruppo della dott.ssa Fousteri, utilizzando un modello murino di trapianto di isole pancreatiche il gruppo di ricerca ha osservato che la terapia cellulare con le TR1 ha promosso la tolleranza al trapianto e che questa tolleranza è stata mantenuta anche in caso di infezione virale acuta.

E’ stato osservato infatti che la presenza di un’eventuale infezione virale – in questo caso è stato utilizzato il virus LCMV, responsabile della coriomeningite linfocitaria nei roditori – non modifica in alcun modo la tolleranza dell’organismo al trapianto ottenuta con una terapia cellulare di cellule TR1,

La terapia non ha impattato neanche contro l’immunità antivirale: il sistema immunitario dell’organismo infatti non viene compromesso dalle TR1 e riconosce il virus come agente esterno, attivandosi contro di esso e proteggendo così l’organismo dagli effetti del patogene.