PTPN22: un gene per amico

Protein_PTPN22_PDB_2p6xÈ oramai assodato che il sistema immunitario lavora attraverso pesi e contrappesi. La finalità ultima di questo risiede nel fatto che, accanto alla necessità di attivare una risposta immunitaria, nasce sempre anche la necessità  di riuscire a spegnerla nel momento opportuno, altrimenti diventerebbe dannosa essa stessa per la nostra salute. Da un punto di vista delle cellule si conosce oramai l’esistenza di alcune componenti dette regolatorie, proprio perché in grado di modulare l’attivazione del sistema immunitario. Una particolare famiglia è costituita dai linfociti T regolatori, la cui disfunzione potrebbe essere una delle concause dell’insorgenza dell’autoimmunità e quindi potenzialmente anche del diabete mellito di tipo 1. In pratica, la non efficacia di questo sistema di controllo potrebbe favorire la nascita di risposte immunitarie contro proteine (dette antigeni) che sono espresse dalle cellule producenti l’insulina e quindi scatenare alla fine la loro distruzione.

Ovviamente conoscere quali siano i meccanismi e i geni che regolano la differenziazione e la funzione di queste cellule regolatorie è di estrema rilevanza, poiché permetterebbe di poter sviluppare terapie in grado di sfruttare questi meccanismi per la guarigione della malattia. Utilizzando sia cellule murine isolate da topi privi del gene PTPN22 (knock-out) che  cellule umane private dell’espressione del gene PTPN22, è stato possibile dimostrare che il gene PTPN22 controlla la generazione e la funzione di un gruppo di  cellule regolatorie  denominate Treg FoxP3+. Questo risultato, pubblicato da un gruppo di ricercatori del Diabetes Research Institute di Milano (Fousteri G, Jofra T, Debernardis I, Stanford SM, Laurenzi A, Bottini N, Battaglia M. The protein tyrosine phosphatase PTPN22 controls FOXP3 regulatory T cell induction but is dispensable for Th1 cell polarization. Clin Exp Immunol. 2014 Jun 6. doi: 10.1111/cei.12393), approfondisce i meccanismi di base coinvolti nell’attivazione del sistema immunitario e nell’insorgenza del diabete di tipo 1.