Struttura
- Beta Cell Biology (URB)
- Cardiodiabetes and core lab (URB)
- Cardiometabolism and clinical trials (GRC)
- Childhood Diabetes (GRC)
- Clinical Islet Transplant (GRC)
- Complication of diabetes (URB)
- Experimental Diabetes (URB)
- Epidemiology & Data Management (Facility)
- Immune mediated diseases (URB)
- Metabolism, nutrigenomics and cell differentiation (URB)
- Pancreatic Islet Processing Facility
- Prevention of type 1 diabetes (GRC)
- Regulation of adaptive immunity (URB)
- Transplant Immunology (URB)
- Vision first (GRC)
- Inoltre il Diabetes Research Institute contiene al suo interno il TrialNet Center e il Programma di Trapianto Isole (ITP).
TrialNet Center. Nel 2002, con il supporto della Juvenile Diabetes Research Foundation (JDRF), è stato costituito al San Raffaele un Centro di Ricerca Clinico per ospitare TrialNet Center. TrialNet è un consorzio internazionale di centri clinici di ricerca sul diabete di tipo 1, la cui missione è la prevenzione del diabete, mediante lo sviluppo di terapie capaci di arrestare la reazione autoimmunitaria. TrialNet costituisce quindi una rete internazionale di collaborazione scientifica, con sedi negli Stati Uniti, in Canada, in Europa e in Australia/Nuova Zelanda. I ricercatori che operano in TrialNet sono esperti sia nel diabete che nello studio del sistema immunitario umano e condividono un comune scopo scientifico: lo studio, le terapie e infine la prevenzione del diabete di tipo 1. Il consorzio TrialNet è attivo in tre differenti settori di ricerca: • Studi sulla storia naturale del diabete mellito di tipo 1. Questa ricerca mira a conoscere meglio le cause e i fattori di rischio associati allo sviluppo del diabete di tipo 1, e a identificare le persone a rischio di sviluppare il diabete di tipo1. • Studi di prevenzione del diabete. In queste indagini verranno valutate terapie mirate a prevenire o ritardare l’insorgenza del diabete di tipo 1, in soggetti con fattori di rischio identificati. • Studi di intervento sul diabete di recente insorgenza. In questi studi verranno valutate nuove terapie mirate a preservare la residua secrezione di insulina nei soggetti in cui sia stato recentemente diagnosticato il diabete di tipo 1.
Programma di Trapianto Isole (ITP). Scopo di questo programma è il raggiungimento e il mantenimento a lungo termine dell’insulino indipendenza nei pazienti affetti da diabete tipo 1 mediante trapianto di isole di Langerhans. Il trapianto d’isole rappresenta una cura per il diabete tipo 1 con grandi potenzialità, ma permangono ancora alcuni ostacoli importanti che ne limitano l’applicazione su larga scala. Tra questi sono da considerare di primaria importanza i) il numero limitato di organi disponibili per la purificazione di isole di Langerhans di buona qualità e in quantità sufficiente per il trapianto; ii) l’elevato numero d’i isole necessarie per un trapianto efficace; iii) la necessità di tenere i pazienti trapiantati in regime d’immunosoppressione, condizione che può esporre i soggetti ad un aumentato rischio d’infezioni e tumori. Progressi in queste aree sono ostacolati dal grande numero di variabili che influenzano l’esito del trapianto d’isole e dal numero limitato di trapianti che ogni singolo centro può riuscire a effettuare. Per superare questi ostacoli è stato costituito all’interno del Diabetes Research Institute il programma ITP (Islet Transplantation Program). Questo programma riunisce ricercatori esperti in trapianto d’isole, tolleranza immunitaria, immunopatologia del fegato e imaging non invasivo con la finalità di studiare e modificare la risposta immunitaria, sia innata sia adattativa, al fine ultimo di offrire ai pazienti con diabete di tipo 1 una cura definitiva per la loro malattia.
Spazi
Il Diabetes Research Institute ha a disposizione il settore 3A1 del primo piano del Dibit 1 all’inteno dell’IRCCS Ospedale San Raffaele con laboratorio dedicati interamente alla ricerca del diabete e una serie di facilities istituzionali.
Chi finanzia l’attività di ricerca?
L’attività di ricerca del Diabetes Research Institute è finanziato attraverso la partecipazione dei ricercatori a bandi competitivi (denominati Grant) indetti da agenzie governative o private sia italiane che straniere straniere.
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