Due recentissimi lavori pubblicati su Nature Medicine (Hasnain Z, Glycemic control in diabetes is restored by therapeutic manipulation of cytokines that regulate beta cell stress, Nat Med 2014) e Nature (Interleukin-22 alleviates metabolic disorders and restores mucosal immunity in diabetes, Wang X, Nat 2014) indicano che il trattamento con una citochina, l’interleuchina 22 (IL22), migliora il controllo glicemico in modelli animali di diabete di tipo 2.
È noto che l’aumento di peso corporeo danneggia l’azione dell’insulina e fa diminuire la quantità di glucosio che entra nei tessuti, un fenomeno noto come insulino-resistenza. L’organismo richiede allora una maggiore produzione di insulina da parte delle beta cellule, che col tempo non riescono più a soddisfare la richiesta, determinando quindi iperglicemia e diabete di tipo 2. Molteplici meccanismi interconnessi legano l’insulino-resistenza e l’alterata funzione secretoria delle beta cellule e tra questi la glucotossicità, la lipotossicità, lo stress ossidativo, l’alterazione del microbioma intestinale e la formazione di depositi di amiloide nelle isole. Tutti questi fattori di stress possono indurre una risposta infiammatoria e quindi diversi gruppi di ricerca nel campo diabetologico stanno lavorando sullo sviluppo di farmaci anti-infiammatori da proporre nella terapia del diabete di tipo 2.
Nel paper pubblicato su Nature, Wang e colleghi descrivono il ruolo chiave di IL22 nel preservare la barriera della mucosa intestinale intatta e nel prevenire l’infiammazione cronica. Inoltre l’IL22 fa aumentare, nei modelli animali utilizzati nello studio, la sensibilità dei tessuti all’insulina e il metabolismo dei grassi. Nello studio pubblicato su Nature Medicine, invece, l’IL22, sia endogena che somministrata come farmaco, protegge le beta cellule umane e murine dallo stress ossidativo e dallo stress del reticolo endoplasmatico e migliora il controllo delle glicemia in topi obesi. Infine gli autori caratterizzano anche l’effetto di altre due citochine, l’interleuchina 23 e 24, che, al contrario di IL22, devono essere neutralizzate perché si possa osservare un effetto positivo di riduzione dello stress ossidativo e un miglioramento della tolleranza al glucosio.
Il ruolo di queste citochine nella regolazione del metabolismo apre potenzialmente nuove strade di trattamento delle malattie metaboliche e sottolinea il legame tra metabolismo e immunità.