Milano 04 agosto 2023. Uno studio prospettico multinazionale pubblicato sul New England Journal of Medicine suggerisce che non vi sia alcun collegamento tra l’infezione da SARS-CoV-2 e la successiva diagnosi di diabete di tipo 1 tra i bambini e gli adolescenti.
Durante la pandemia di Covid-19, è stato osservato un aumento dell’incidenza del diabete di tipo 1 in età pediatrica. Uno studio denominato TEDDY (The Environmental Determinants of Diabetes in the Young) ha indagato questa possibile associazione monitorando attentamente i bambini di età compresa tra 9 e 15 anni provenienti dagli Stati Uniti, Svezia, Finlandia e Germania e partecipanti dal gennaio 2020 al dicembre 2021. I bambini coinvolti nello studio erano ad alto rischio genetico per lo sviluppo del diabete di tipo 1 o parenti di primo grado di persone affette da questa malattia.
Dei 4586 bambini partecipanti, 4146 non avevano, all’inizio della pandemia, alcun segno di autoimmunità contro le cellule che producono insulina nel sangue (autoanticorpi), mentre 440 avevano già alcuni marcatori ma non avevano ancora sviluppato il diabete di tipo 1 clinicamente. Dei 4146 bambini senza autoanticorpi, 623 hanno contratto l’infezione da SARS-CoV-2 e sviluppato gli anticorpi contro il virus, ma nessuno di loro ha mostrato segni di attivazione dell’autoimmunità. Invece, tra i 3523 bambini senza infezione da SARS-CoV-2, 40 hanno sviluppato l’autoimmunità contro le isole pancreatiche. Durante i due anni di osservazione, solo 45 bambini hanno sviluppato il diabete di tipo 1 clinicamente. Di questi, solo 1 aveva evidenza di infezione da SARS-CoV-2 precedente all’esordio della malattia, 5 hanno avuto l’infezione dopo la diagnosi e i restanti 39 non hanno avuto nessuna evidenza di infezione. Inoltre, durante lo studio, non è stata riscontrata alcuna relazione tra la presenza o l’assenza della vaccinazione contro il virus e lo sviluppo del diabete di tipo 1.
“Nonostante la possibilità di una connessione biologica,” commenta Lorenzo Piemonti, direttore del San Raffaele Diabetes Research Institute di Milano, “questa ricerca multinazionale non ha trovato prove che il Covid-19 o la vaccinazione associata causino direttamente il diabete di tipo 1 nei bambini con predisposizione genetica. L’età e il profilo di rischio genetico del campione di studio possono limitare la generalizzabilità di questi risultati, e un follow-up più lungo potrebbe fornire ulteriori informazioni, ma il dato sembra essere molto consistente”
Effettivamente, questo studio risulta particolarmente interessante poiché contrasta con alcuni dati precedenti che avevano suggerito un aumento dell’incidenza del diabete di tipo 1 nei bambini durante la pandemia di Covid-19. Ad esempio, dati del CDC all’inizio del 2022 avevano indicato un rischio più che raddoppiato di sviluppare il diabete di tipo 1 nei bambini che avevano contratto il COVID-19 rispetto a coloro che avevano avuto altre infezioni respiratorie. Altri studi avevano evidenziato un rischio elevato simile di sviluppare il diabete di tipo 1 rispetto ad altre infezioni respiratorie, e una maggiore incidenza di diagnosi di diabete di tipo 1 nei bambini durante la pandemia.
“I dati possono sembrare in contraddizione, ma non lo sono necessariamente – conclude Piemonti – Una cosa è affermare che il virus SARS-CoV-2 o la vaccinazione causino direttamente il diabete di tipo 1, un’altra cosa è osservare un aumento delle diagnosi di diabete di tipo 1 durante la pandemia, come alcuni dati epidemiologici suggeriscono. Questo aumento potrebbe essere dovuto a vari altri fattori, come modificazioni degli stili di vita, determinanti ambientali o una maggiore attenzione ai sintomi. Nonostante l’origine infettiva del diabete di tipo 1 sia ancora oggetto di dibattito e ci siano ragioni biologiche teoriche per cui SARS-CoV-2 possa essere coinvolto, lo studio attuale non ha trovato alcuna evidenza a suggerire un legame diretto tra i due”