Tutto è frutto di un circolo virtuoso. La JDRF (associazione costituita nel 1974 a New York da pazienti diabetici e loro familiari allo scopo di raccogliere fondi per finanziare la ricerca scientifica sul diabete insulino-dipendente) decide nel 2006 di supportare un programma in Europa finalizzato allo studio delle isole pancreatiche. Quattro centri di eccellenza vengono individuati: il Diabetes Research Institute, San Raffaele Scientific Institute (Milano, Italia), l’Hôpitaux Universitaires de Genève (Ginevra, Svizzera), l’European Genomic Institute for Diabetes (Lille, Francia) l’Uppsala University Hospital (Uppsala, Svezia). Il coordinamento viene affidato a Milano.
A partire dal 2009 si inizia un programma di attività coordinato via web i cui risultati sono stati pubblicati oggi dalla rivista “Diabetologia”, l’organo ufficiale della European Association for the Study of Diabetes (Human islet distribution program for basic research: activity over the last 5 years).
L’attività può essere riassunta in pochi dati: 120 gruppi di ricerca hanno completato la registrazione online; il programma è stato in grado di fornirne 31.643.000 di isole per studiare le cause e le eventuali terapie per diabete; un totale di 1.130 spedizioni in Europa sono state eseguite. Le ricerche eseguite hanno portato a importantissimi avanzamenti nel campo della conoscenza del diabete con 111 pubblicazioni su 39 diverse riviste internazionali.
Al momento questo programma risulta essere un’importante risorsa per tutta l’Europa ed è stato uno strumento essenziale per fornire le conoscenze per lo sviluppo di molti approcci terapeutici innovativi per il diabete che verranno testati nei prossimi anni. L’unione della lungimiranza di un’associazione di pazienti diabetici e loro familiari, che ha compreso l’importanza dello sviluppo della ricerca scientifica come vero mezzo per la strada alla guarigione, unito all’esperienza e alla capacità scientifica dei centri di eccellenza europei è un esempio di vera alleanza strategica della società per combattere questa malattia.