L’associazione tra tumore del pancreas e il diabete mellito è complessa. Numerosi studi hanno dimostrato un aumento del rischio di tumore del pancreas (la forma più comune cioè il cancro duttale del pancreas) tra gli individui con diabete di tipo 2. L’eccesso di rischio ha dimostrato di essere più grande (5-8 volte) per una recente diagnosi di diabete (generalmente classificati come diabete nei 2 a 4 anni prima) per poi diminuire con l’aumentare del tempo dalla diagnosi (circa 1,5 volte a 4 anni). Un aumento del rischio di tumore del pancreas tuttavia è stata riportato anche tra gli individui che hanno avuto il diabete per 10 anni o più.
La questione ancora aperta è se il diabete in questi casi è causato direttamente dal tumore (si parla di diabete paraneoplastico) o se viceversa sia il tumore che il diabete siano in realtà il risultato di comuni fattori di predisposizione o fattori ambientali ( per esempio obesità, alimentazione, etc…). Rispondere a questa domanda è impossibile senza utilizzare modelli pre-clinici dove è possibile studiare in tempi adeguati e in un sistema controllato l’insorgenza del tumore e l’eventuale tempistica rispetto alla comparsa del diabete. E’ stato proprio questo lo scopo del lavoro recentemente pubblicato dai ricercatori del Diabetes Research Institute dell’Ospedale San Raffaele.
I risultati dimostrano che lo sviluppo del tumore non ha condizionato la comparsa di un fenotipo diabetico evidente, né a qualsiasi alterazione della tolleranza agli zuccheri. Forzando il metabolismo utilizzando una dieta ricca di grassi si è indotto un aumento del peso corporeo e del volume del grasso addominale e un peggioramento dell’omeostasi del glucosio ma questo indipendentemente dallo sviluppo del tumore, escludendo che lo stesso sviluppo del tumore agisca da innesco per l’insorgenza del diabete. Concludendo, i dati dimostrano che il diabete non è causato direttamente dal tumore, favorendo l’ipotesi che le due malattie abbiano fattori causali in comune ma non che uno sia la causa diretta dell’altro.