Il trapianto d’isole pancreatiche è una valida possibilità per il trattamento del diabete di tipo 1, ma la mancanza di pancreas da donatori umani è un ostacolo significativo a una sua ampia adozione. Le isole pancreatiche suine sono una fonte alternativa.
Nel 2006 due gruppi indipendenti hanno dimostrato la possibilità di sopravvivenza a medio termine delle isole di maiale in un contesto di xenotrapianto nel primate, aprendo la possibilità di una prospettiva clinica (Cardona K et al. Nat Med 2006; Hering BJ et al. Nat Med 2006). Nel 2009, l’Associazione Internazionale xenotrapianti (IXA) ha rilasciato un documento di consenso in cui era indicato come criterio per il successo negli studi preclinici quello di dimostrare che i livelli di glucosio nel sangue nei primati diabetici fossero mantenuti a <150 a digiuno e <200 mg / dL dopo pasto per almeno sei mesi dopo il trapianto d’isole di maiale in cinque su otto trapianti consecutivi. Quest’obiettivo preclinico è stato oggetto di discussione poiché risultato difficile da raggiungere, sollevando la questione se fosse veramente necessario prima di iniziare una sperimentazione clinica umana.
Fino ad ora diversi gruppi indipendenti hanno riferito di sopravvivenza a lungo termine d’isole di maiale nel primate diabetico ma l’insulino-indipendenza per sei mesi è sempre stata aneddotica, mettendo in dubbio la traducibilità di questo risultato preclinico nella sperimentazione nell’uomo.
Questo mese i ricercatori dello Xenotransplantation Research Center del Seoul National University College of Medicine in Corea hanno descritto per la prima volta (Long-Term Control of Diabetes in Immunosuppressed Nonhuman Primates (NHP) by the Transplantation of Adult Porcine Islets) il successo in cinque primati diabetici consecutivi che hanno mantenuta la normoglicemia per circa 6 mesi o più dopo infusione intraportale di isole di maiale, utilizzando un regime immunosoppressivo modesto. I livelli di glucosio nel sangue sono stati immediatamente normalizzati in tutte le cinque scimmie e la normoglicemia (90-110 mg/dl) è stata mantenuta per > 6 mesi in quattro casi, il più lungo attualmente fino a 603 giorni. Il test di tolleranza al glucosio durante il periodo di follow-up ha mostrato ottime capacità di controllo del glucosio e un’ottima risposta secretoria in termini di C-peptide suino. È importante rilevare che i riceventi non hanno mostrato effetti avversi gravi. Questo apre la possibilità di iniziare per la prima volta uno studio di trapianto d’isole di maiale nell’uomo.