Milano, 28 Ottobre 2024 – Lo scorso 17 Ottobre, in occasione del Congresso Nazionale della Società Italiana di Nefrologia, il Prof. Paolo Rigotti è stato insignito dell’illustre Premio Luigi Migone per l’innovazione nel trapianto renale 2024. Questo importante riconoscimento, intitolato al Prof. Luigi Migone — pioniere della nefrologia e fondatore della Società Italiana di Nefrologia — viene conferito ogni anno a chi si distingue per contributi eccezionali in ambito scientifico, clinico e didattico nel settore dei trapianti renali.
La giuria ha scelto di premiare il Prof. Rigotti per una carriera che si è distinta per l’innovazione e l’eccellenza tecnica in trapiantologia. Oltre alla sua comprovata abilità chirurgica, il riconoscimento celebra il suo continuo impegno nella formazione di nuove generazioni di medici e il suo contributo fondamentale alla ricerca sul trapianto renale per il trattamento di patologie croniche come l’insufficienza renale, spesso legata al diabete. Il percorso del Prof. Rigotti è un modello di riferimento per la comunità medico-scientifica sia in Italia che all’estero.
Nel ricevere il premio, il Prof. Rigotti ha espresso gratitudine verso il suo team e i pazienti, affermando: “Ricevere il Premio Migone è un grande onore. Questo riconoscimento è una motivazione ulteriore per continuare a innovare e migliorare le pratiche chirurgiche e cliniche in trapiantologia. Dedico questo premio a tutti i pazienti e alle loro famiglie, che affrontano con grande forza e fiducia il percorso del trapianto.”
Il valore dei trapianti di rene e pancreas per i pazienti diabetici con insufficienza renale
Il Prof. Lorenzo Piemonti, Direttore del Diabetes Research Institute e Responsabile dell’Unità Operativa di Medicina Rigenerativa e dei Trapianti presso il San Raffaele, ha sottolineato il valore dell’esperienza del Prof. Rigotti nel centro, commentando: “Avere il Prof. Rigotti nel nostro team è un valore inestimabile. La sua esperienza nei trapianti combinati rene-pancreas è essenziale per i pazienti diabetici che soffrono di insufficienza renale. Questi interventi non solo migliorano l’aspettativa di vita, ma ridonano autonomia e aumentano la qualità della vita dei pazienti. Il trapianto di organo solido rientra in una visione a 360 gradi delle terapie cellulari e rigenerative, potenziando il nostro approccio multidisciplinare che comprende anche il trapianto di isole pancreatiche e le sperimentazioni con cellule staminali.”
Anche il Prof. Massimo Falconi, Responsabile dell’Unità Operativa di Chirurgia Pancreatica e dei Trapianti, ha evidenziato l’importanza di questo riconoscimento, aggiungendo: “L’eccellenza del nostro programma trapianti nasce dalla sinergia tra varie competenze, e il premio al Prof. Rigotti dimostra il valore di una medicina integrata e innovativa, in grado di rispondere alle esigenze complesse dei pazienti.”
Attività trapiantologica al San Raffaele
La Dott.ssa Rossana Caldara, Responsabile del Programma Trapianti, ha dichiarato: “Quest’anno abbiamo ottenuto risultati significativi, con 77 trapianti di rene effettuati dall’inizio del 2024, di cui 13 combinati con il pancreas. Questo traguardo è il frutto della collaborazione tra l’Unità Operativa di Chirurgia Pancreatica e dei Trapianti e l’Unità Operativa di Medicina Rigenerativa e dei Trapianti. È un risultato di cui siamo molto orgogliosi, reso possibile grazie all’impegno costante di un team multidisciplinare e altamente qualificato.”