03 Nov, 2023. Un nuovo studio pubblicato su Diabetologia, condotto dal Diabetes Research Institute di Milano in collaborazione con l’Università della Florida Centrale (UCF) e l’Università di Miami, ha rilevato che la resistenza all’insulina e la sensibilità all’insulina sono associate a un aumento del rischio di progressione verso il diabete di tipo 1 nei parenti positivi agli autoanticorpi.
Lo studio ha coinvolto una coorte di 6.256 parenti positivi agli autoanticorpi di individui con diabete di tipo 1, che sono stati seguiti per una media di 6,7 anni. I risultati hanno mostrato che le persone con i livelli più alti di resistenza all’insulina avevano un rischio maggiore del 71% di sviluppare diglicemia, stadio “precursore” del diabete di tipo 1, e del 98% di sviluppare il diabete manifesto.
Questi risultati sono significativi perché suggeriscono che la resistenza all’insulina e la sensibilità all’insulina potrebbero essere obiettivi importanti per gli interventi volti a prevenire o ritardare l’insorgenza del diabete di tipo 1.
“Questo studio è importante perché fornisce nuove evidenze che la resistenza all’insulina e la sensibilità all’insulina possono essere biomarcatori utili per prevedere la progressione verso il diabete di tipo 1 nei parenti positivi agli autoanticorpi”, ha commentato Alessandra Petrelli, prima autrice e coordinatrice dello studio. “Queste informazioni potrebbero essere utilizzate in futuro per sviluppare interventi per prevenire o ritardare l’insorgenza della malattia in questi individui. Questo è ancora più importante alla luce del costante trend all’aumento del peso in età pediatrica, un fattore che contribuisce all’insulino-resistenza”.
Il disegno osservazionale dello studio non può certificare un rapporto di causa ed effetto diretto, ma apre un interessante prospettiva per ricerche future volte a determinare se effettivamente gli interventi per migliorare la resistenza e la sensibilità all’insulina possono essere utilizzati per prevenire o ritardare l’insorgenza del diabete di tipo 1 nei parenti positivi agli autoanticorpi.
“Questo studio rappresenta un prezioso contributo alla nostra comprensione del ruolo della resistenza all’insulina e della sensibilità all’insulina nella progressione verso il diabete di tipo 1”, ha commentato Lorenzo Piemonti, direttore del Diabete Research Institute di Milano. “E per il futuro dovremmo forse concentrarci di più su interventi per migliorare la resistenza all’insulina per capire se possano aiutare a prevenire o ritardare l’insorgenza del diabete di tipo 1 nei parenti di persone con diabete di tipo 1 che abbiano già sviluppato autoanticorpi verso le cellule producenti insulina”.
Il Diabetes Research Institute dell’Ospedale San Raffaele di Milano coglie l’occasione per ringraziare tutti coloro che danno fiducia alla nostra ricerca sostenendola con iniziative di supporto e donazioni. Se vuoi sostenerci puoi farlo direttamente cliccando qui.