400 mq di nuovi laboratori completamente dedicati al Diabetes Research Institute (DRI).
È il nuovo investimento che l’Ospedale San Raffaele ha fortemente voluto per la prevenzione e la cura del diabete 1. L’ONU l’ha definita una emergenza sanitaria planetaria e in Italia, mediamente, ogni giorno quattro bambini o adolescenti sviluppano questa forma di diabete.
Il diabete di tipo 1 (T1D, un tempo chiamato “diabete a esordio giovanile”) è causato da una reazione autoimmune in cui il sistema immunitario attacca le cellule che producono l’insulina. La ragione per cui questo avviene non è del tutto chiara. Le persone con diabete di tipo 1 producono molto poca insulina, o non la producono affatto. L’insulina è un ormone prodotto dal pancreas che agisce come una chiave per permettere che lo zucchero contenuto nel cibo passi, attraverso il flusso sanguigno, nelle cellule nel corpo per produrre energia.
La malattia può colpire persone di qualsiasi età, ma di solito si sviluppa in bambini o giovani adulti. Le persone con questa forma di diabete hanno bisogno di iniezioni d’insulina ogni giorno per controllare i livelli di glucosio nel sangue.
È importante combattere questa battaglia su più fronti: il DRI, con il suo staff di 50 fra medici, ricercatori, infermieri e tecnici, strutturato in 8 unità di ricerca di base e ricerca clinica, ha accolto questa sfida e a fine novembre è entrata in funzione anche una nuova struttura di 100 mq, dedicata all’isolamento delle isole pancreatiche umane per le terapie più innovative.
Nei prossimi anni il DRI concentrerà i propri sforzi e studi sul trapianto di isole pancreatiche (ad oggi l’unica terapia, ancorché sperimentale, in grado di guarire dal diabete di tipo 1), sulla prevenzione, sull’impiego delle tecnologie applicate al diabete e sullo sviluppo di nuovi farmaci. Si studieranno inoltre nuovi test per individuare in anticipo le persone predisposte a sviluppare il diabete e su queste si cercherà di capire quali sono i meccanismi responsabili della malattia, a tutt’oggi in larga parte ancora da scoprire.
L’impegno dell’Ospedale per contrastare questa malattia fortemente invalidante – secondo i rilevamenti del Sistema Epidemiologico Regionale, il diabete mellito interessa più di 150.000 cittadini nella sola Lombardia, con 20.000 nuovi casi ogni anno – è sempre costante e continua su più fronti.
I migliori auguri di un buon inizio 2015 quindi! Da parte di tutti noi che stiamo già guardando al futuro. Con l’augurio che voi lettori sarete al nostro fianco per sostenerci in questa lotta!
BUON ANNO!